Battaglia di Santa Lucia

Battaglia di Santa Lucia
parte della prima guerra di indipendenza
La battaglia di Santa Lucia. I piemontesi attaccano contrastati dagli austriaci.
Data6 maggio 1848
LuogoSanta Lucia (oggi quartiere di Verona), Regno Lombardo-Veneto
EsitoVittoria austriaca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Presso Santa Lucia ma non tutti impegnati: 33.000 uomini e 40 cannoni[1].
Presso Croce Bianca: circa 10.000 uomini di cui 7.000 impegnati[2].
26.500 uomini e 63 cannoni[3].
Perdite
110 morti e 776 feriti[4]72 morti, 190 feriti e 87 prigionieri[4]
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La battaglia di Santa Lucia è un episodio della prima guerra d'indipendenza italiana. Ebbe luogo il 6 maggio 1848 quando Il re di Sardegna Carlo Alberto mosse contro Verona, importante fortezza austriaca facente parte del Regno Lombardo-Veneto.

Nonostante la superiorità numerica l'Armata sarda non riuscì a conquistare tutte le posizioni che avrebbero potuto consentirle di cingere d'assedio la città. Ciò per la perfetta organizzazione delle truppe austriache comandate dal generale Josef Radetzky che sfruttarono le asperità del terreno a difesa delle loro posizioni. I piemontesi riuscirono a conquistare solo uno dei tre capisaldi austriaci e al termine della giornata, mancando pure la sollevazione della cittadinanza veronese, furono costretti a ripiegare. Dopo tale successo gli austriaci ripresero l'iniziativa che non abbandonarono più per tutto il corso della campagna militare.

Terzo importante scontro della guerra (dopo quello del Ponte di Goito e quello di Pastrengo), fu anche il più sanguinoso dei tre e coincise con la prima sconfitta piemontese. Alla battaglia di Santa Lucia parteciparono sia il duca di Savoia, il futuro re Vittorio Emanuele II, sia il diciassettenne arciduca d’Austria, futuro imperatore Francesco Giuseppe, che in quella occasione ebbe il proprio battesimo del fuoco.

  1. ^ Pieri, p. 217.
  2. ^ Fabris, pp. 228, 230.
  3. ^ Di questi 15.600 erano sul campo fin dall’inizio della battaglia e 10.900 erano a guardia di Verona. Questi ultimi furono impegnati solo una parte nella fase finale della battaglia. Vi erano inoltre 7.000 uomini sulla riva sinistra dell’Adige che non parteciperanno alla battaglia. Fabris, p. 215 Pieri, p. 213.
  4. ^ a b Pieri, p. 218.

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